Modello 730/2023, detrazione spese affitto per studenti: a chi spetta e quanto si scarica
Detrazione affitto studenti fuori sede, nel modello 730 anche quest’anno è possibile inserire le spese sostenute per l’alloggio dei figli universitari che studiano in un comune differente da quello di residenza, in Italia o all’estero. Si può quindi recuperare una quota dall’IRPEF pagata. Fino a 500 euro di rimborso. A chi spetta? Vediamo quali sono i requisiti, distanza, caratteristiche del contratto e le istruzioni su come fare per inserire l’importo nella dichiarazione dei redditi.
Affitto studenti fuori sede: a chi spetta la detrazione
Alle famiglie che hanno figli studenti universitari che frequentano fuori sede, in possesso di determinati requisiti spetta una detrazione IPREF sulle spese sostenute per l’affitto dell’appartamento o dell’alloggio situato nella città sede degli studi. Questo rimborso può essere ottenuto ogni anno, per gli importi pagati nei periodi precedenti.
In questo caso con il modello 730/2023 si può richiedere la quota sostenuta nel 2022. La detrazione è pari al 19% come gli altri sconti previsti dal fisco, ad esempio sulle spese mediche. Questo è subordinato ad alcune caratteristiche che devono essere rispettate:
- Ateneo, o istituto equiparato, sia pubblico che privato, che deve essere situato ad almeno una distanza di 100 km dalla residenza
- Se all’estero, l’istituto frequentato deve risultare con sede in uno dei paesi dell’Unione Europea
- Contratto di tipo locazione immobiliare o in alternativa contratto di ospitalità
Sono quindi esclusi: gli studi presso enti onlus, e gli alloggi dati in subaffitto. Ma la legge include anche quelli che prevedono l’intestazione a più di un inquilino. Utile nel caso ci siano più studenti nello stesso appartamento. Ovviamente l’affitto deve risultare temporaneo, a prescindere dal contratto stipulato, lo studente deve comunque risultare residente presso lo stesso indirizzo del nucleo familiare che effettua la dichiarazione dei redditi.
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Detrazione affitto universitari, quanto può essere rimborsato?
Per quanto riguarda gli importi, come abbiamo detto viene calcolato il 19%. Su una massima spesa annuale di 2633 euro. Pertanto la detrazione spettante potrà essere chiesta fino a 500 euro. Nel caso di contratto intestato a più studenti andrà divisa la quota pro capite in modo da poter richiedere singolarmente ogni detrazione.
Il rimborso va chiesto entro il 30 settembre 2023, limite massimo per la presentazione del modello 730. Ed arriverà nelle modalità previste a seconda del sostituto di imposta. Ricordiamo anche che c’è un limite per quanto riguarda il reddito complessivo IRPEF al quale fare riferimento per richiedere il rimborso. Questo non può superare il tetto dei 240.000 euro annui.
Come richiedere la detrazione affitto studenti nel modello 730/2023
Nel modello 730/2023, non sono cambiate rispetto allo scorso anno le modalità per la richiesta dell’importo pagato a titolo di affitto per studenti fuori sede fiscalmente a carico. I righi da compilare sono compresi tra E8 e E10 nei quali occorrerà inserire il giosto importo e il codice 18.
Dopo aver seguito le istruzioni per la compilazione occorre anche accertarsi di avere conservato tutti i documenti che potranno essere richiesti dall’Agenzia delle Entrate a prova del diritto alla detrazione affitto. Vediamo quali sono.
Documenti da conservare per il rimborso affitto fuori sede
Per la detrazione affitto studenti fuori sede è necessario conservare alcuni documenti a prova dei requisiti. Tra questi il primo è sicuramente il contratto, che dovrà essere non solo correttamente registrato all’Agenzia Entrate, ma compilato in ogni sua parte da locatore e conduttore. Ovviamente serviranno anche le quietanze di pagamento mensili che dovranno essere state pagate con mezzi tracciabili.
Occorrerà essere in grado di certificare la distanza corretta tra l’Ateneo e la residenza dello studente. Inoltre servirà conservare anche la ricevuta dell’iscrizione, con regolare prova del pagamento della tassa annuale per lo studio. Ma quest’ultimo dato potrà anticipatamente essere provato tramite autocertificazione. In ogni caso, è bene sempre tenere tutte le copie, da esibire in caso di controlli fiscali.
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