Spese trasporti pubblici 730/2023: come detrarle, abbonamento e quali documenti conservare
Si è aperta la stagione delle dichiarazioni fiscali 2023, è già possibile consultare la precompilata e presto si potrà modificare per ottenere il diritto alle detrazioni IRPEF. Anche quest’anno sarà possibile avere un rimborso sulle spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti a trasporti pubblici come bus, tram e metro. Vediamo quindi come funziona la detrazione, come inserirla nel modello e a quanto ammonta lo sconto fiscale.
Detrazioni abbonamento trasporti, a chi spetta lo sconto IRPEF
Dal 2018 è stata inserita in Legge di Bilancio una nuova norma che riguarda le detrazioni. Infatti è possibile scaricare anche le spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale. Questo può essere valido sia per il dichiarante che per i familiari fiscalmente a carico come coniuge o figli.
Le detrazioni non sono cumulabili, pertanto se si acquista più di un titolo, ad esempio per due figli studenti si potrà poi ottenere il rimborso sempre per un totale di 47,50 euro. Come funziona per altre spese detraibili, la percentuale è del 19% ed il massimo tetto detraibile è di 250 euro. Per quanto riguarda il 2023, le modalità non cambiano, quindi andiamo a vedere nel dettaglio come fare per compilare correttamente il modello e quali sono i documenti da conservare per eventuali futuri controlli.
Quali spese per il trasporto pubblico possono essere inserite nel modello 730
Nel modello 730/2023 possono essere inserite le spese relative all’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico locale, quindi autobus, metro, tram, ma anche trasporti di tipo interregionale. Uno sconto utile per tutti coloro che sono pendolari o hanno figli studenti che si recano a scuola con i mezzi. Si potranno dichiarare le spese distinte anche di più di un abbonamento. L’importante è che il familiare sia fiscalmente a carico. E cioè:
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- Se maggiore di 24 anni, il reddito annuo non deve superare i 2840,51 euro
- Se minore di 24 anni, il reddito annuo non deve superare i 4000 euro.
Ricordiamo anche che se chi compila la dichiarazione risulta essere titolare di rimborsi di spese viaggio in busta paga, non avrà diritto a recuperare la spesa anche dall’IRPEF pagata. Mentre invece la detrazione del 19% è cumulabile con il nuovo Bonus Trasporti, e dunque facendo domanda per tutte e due le forme di sconto si può avere un maggiore vantaggio.
Come compilare le detrazioni trasporto pubblico: 730/2023
Per andare a compilare correttamente la dichiarazione modello 730/2023, ocorre avere chiara la cifra totale della spesa per i trasporti. Poi bisogna andare ad inserire l’importo nel Quadro E, ai righi che vanno da E8 a E10. In particolare si troverà la sezione dedicata a “Spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale”.
Sono validi, come abbiamo visto titoli mensili, annuali, settimanali. Mentre non possono essere scontati i biglietti giornalieri, quelli a tempo o gli abbonamenti speciali per le città turistiche che ad esempio danno diritto anche a sconti ed ingressi a musei o eventi.
Detrazione abbonamento bus e metro: quali documenti conservare
Per essere sicuri che spetta la detrazione delle spese per l’abbonamento ai mezzi pubblici, occorre controllare che i titoli di viaggio riportino alcune informazioni, ma anche il metodo di pagamento usato è importante. Oltre a questo i documenti andranno conservati per i successivi 10 anni, perchè questo è il tempo limite imposto da Agenzia delle Entrate per effettuare controlli su eventuali detrazioni non spettanti da dover poi rimborsare. L’abbonamento deve presentare i dati dell’azienda di trasporti pubblici, la partita IVA, il numero progressivo della ricevuta di viaggio e la data di obliterazione.
Anche per quelli che vengono emessi in formato elettronico andrà conservata l’opportuna ricevuta. Il costo dell’abbonamento deve essere visibile, e sarà valida la detrazione solo se l’importo è stato pagato con mezzi tracciabili. Quindi solo bancomat, carte di credito o versamenti bancari e postali.
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