Riforma IRPEF 2023, addio bonus e detrazioni cancellate: quali sono e cosa cambia
Per finanziare la riforma Irpef è necessario cancellare molti bonus, e tale operazione comporterà l’eliminazione di diverse deduzioni e detrazioni. A confermarlo è lo stesso viceministro dell’economia Maurizio Leo, per il quale non sarà possibile mantenere questo sistema di detrazioni, deduzioni e bonus se si pensa di attuare la riforma fiscale in progetto.
Le risorse per porre in essere la riforma, infatti, al momento scarseggiano, di conseguenza le prime spese che si elimineranno saranno quelle legate ai bonus elargiti dai precedenti governi e alle conseguenti deduzioni e detrazioni Irpef.
Per determinare quali tra questi bonus saranno cancellati, occorre guardare innanzitutto al gettito totale dell’Irpef. Vediamo quindi più nel dettaglio in che modo si pensa di portare a termine la riforma Irpef, dal gettito complessivo dell’imposta fino alle caratteristiche dei contribuenti, fino a individuare quali bonus si elimineranno per aumentare le entrate dello stato.
Cancellati detrazioni e bonus per la riforma Irpef
Per determinare l’intervento da compiere, si deve prendere in considerazione il dato medio relativo alle entrate statali provenienti dal gettito Irpef. In media, lo stato percepisce 5.452 euro da ogni contribuente italiano a titolo di imposta sul reddito delle persone fisiche. Tale importo proviene da una distribuzione dei contribuenti individuata secondo il reddito prodotto. In particolare:
Leggi anche: Come i conti correnti online stanno cambiando le abitudini di spesa dei consumatori
- Contribuenti con reddito da 15.000 a 70.000: 70% di soggetti, versano il 65% del gettito totale Irpef;
- Contribuenti con reddito oltre i 70.000 euro: 4% dei soggetti e versano il 31% del gettito totale Irpef;
- Contribuenti con reddito inferiore ai 15.000 euro: sono il 26% del totale, e versano il 3,6% dell’imposta complessiva.
Come si vede, la maggior parte dei contribuenti è quella della fascia medio-alta di reddito, che in maniera proporzionale contribuisce alle spese pubbliche. Secondo i dati, però, almeno 13 milioni di potenziali contribuenti non versano quanto dovrebbero fare in virtù di deduzioni e detrazioni.
Cancellazione detrazioni: perché adesso si può
Cancellare i bonus, e quindi deduzioni e detrazioni Irpef, è possibile in virtù della ripresa che l’economia italiana ha avuto in seguito alla crisi pandemica. I dati ci dicono che il totale dell’Irpef pagata dai contribuenti è di 171 miliardi di euro per il periodo di imposta del 2021. Rispetto al 2020 la crescita è evidente: si registra un più 7,4% rispetto al precedente anno d’imposta.
Tutto ciò è dovuto a una crescita del reddito complessivo dichiarato pari al 5,5%, ossia 912 miliardi di euro, ben 47 miliardi in più dal 2020. In media, l’aumento del reddito pro capite è stato di 22.540 euro, che corrispondono al 4,5% in più.
Le detrazioni e le deduzioni che pesano
Rispetto al gettito totale, si evidenzia un non riscosso a causa di deduzioni e detrazioni pari a 108,3 miliardi di euro. La maggior parte di tali sgravi fiscali provengono sui redditi da pensioni e lavoro, per un totale complessivo di ben 74 miliardi di euro.
Il resto delle detrazioni si dividono in:
- Spese sanitarie;
- Spese per la scuola e l’istruzione;
- Spese per il recupero del patrimonio edilizio.
Esse sono causa di entrate inferiori per il 24% del totale, ma fra queste ultime tre, l’intervento eliminerà soltanto buona parte delle spese per il recupero del patrimonio edilizio. Vediamo meglio come si potrà procedere.
Potrebbe interessarti: Licenziamento durante malattia, è possibile? Cosa succede se si supera il limite
Riforma Irpef, addio bonus edilizi
Il governo ha garantito che le detrazioni e le deduzioni sulla scuola e sulle spese sanitarie non saranno eliminate. L’intervento che porterà a una eliminazione di alcune detrazioni passa quindi per la materia edilizia. In particolare, con riferimento ai bonus edilizi è noto che le deduzioni totali sono di ben 34,4 miliardi di euro.
Tra questi, 9,2 miliardi sono dedicati all’abitazione principale, mentre gli oneri complessivi sono pari a 25,2 miliardi. Questi dati, dunque, saranno fortemente ridimensionati per far spazio alla riforma IRPEF, che necessariamente deve passare per la cancellazione di bonus, detrazioni e deduzioni legate agli interventi edilizi.
Le foto presenti in questo articolo sono concesse in licenza a Giddy Up srl