Pensioni INPS 2023, tassi in aumento sulla cessione del quinto: quanto costa e come calcolarla

La cessione del quinto è una forma agevolata di prestito il cui rimborso è vincolato alla fonte di reddito, che sia stipendio o pensione. La rata della restituzione non può superare un quinto della retribuzione. Nel caso della pensione, è l’INPS a stabilire alcune regole sul calcolo e sugli interessi massimi da applicare.

Quest’anno l’istituto è intervenuto aumentando la percentuale dei tassi di interesse. Da Aprile quindi, chiedere la cessione del quinto costa di più. Vediamo quanto incide il rialzo e come fare per calcolare la quota cedibile.

Cessione del quinto pensione: INPS aumenta tassi di interesse

Dal 1 aprile sono subentrare alcune novità per tutti i pensionati INPS che intendono richiedere un prestito agevolato in modalità cessione del quinto. L’istituto infatti ha pubblicato una circolare con la quale si informano gli utenti che a partire da questo mese, quindi con effetto dal secondo trimestre 2023 che va da Aprile a Giugno, i tassi di interesse sono aumentati.

Questa è una chiara conseguenza delle azioni di rialzo effettuate dalla Banca Centrale Europea, che ha imposto percentuali maggiori anche ad altri tipi di prestiti personali e mutui a tasso variabile. Vediamo quindi nello specifico in quanto consistono gli aumenti e quanto si pagherà per la cessione.

Quanto costa un prestito con cessione del quinto INPS

L’aumento dei tassi di interesse applicati alla cessione de qunito pensione INPS, riguarda sia il TAN che il TAEG ed è differenziato sia in base all’età del soggetto richiedente che sull’importo richiesto. I nuovi tassi sul prestito saranno quindi:

• Al 12,89% per richieste inferiori o pari a 15.000 euro
• All’8,85% per prestiti superiori a 15.000 euro

Mentre invece il TAEG, cioè il Tasso Annuo Effettivo Globale, è così determinato in fasce di età ed importi:

• Pensionati fino a 59 anni: 9,42% entro 15.000 euro e 7,32% oltre;
• Fino a 64 anni: 10,22% entro i 15.000 e 8,12% oltre;
• Fino a 69 anni: 11,02% entro 15.000 e 8,92 oltre;
• Fino a 74 anni: 11,72% entro i 15.000 e 9,62% oltre;
• Fino a 79 anni: 12,52% entro 15.000 e 10,42% oltre;
• Pensionati oltre i 79 anni del 20,11% entro i 15.000 euro e 15,06% oltre.

Per i pensionati più anziani dunque, che richiedono meno di 15.000 euro, i nuovi tassi applicati sono praticamente al massimo previsto appena entro i limiti di usura. In ogni caso ricordiamo che l’età indicata deve considerarsi maturata a fine piano di ammortamento.

Come calcolare la quota cessione del quinto pensione

La legge prevede che per questa modalità di prestito, agevolato perchè può essere richiesto anche per chi ha avuto problemi di segnalazioni in banche dati e precedenti finanziamenti respinti, la rata da pagare non debba superare il quinto della pensione percepita mensilmente. Come fare per calcolare la quota? Basta dividere l’importo della pensione al netto delle tasse per 5.

Ricordando che poi, al netto della quota ceduta deve restare un cosiddetto minimo stabilito per legge per le spese vitali. E quindi pari alla cifra della pensione minima 2023, di 570 euro. Ovviamente quanto più sarà alto l’importo dell’indennità previdenziale percepito, quanto più si potrà ottenere come prestito potendo cedere alla banca una quota maggiore.

Come richiedere la cessione del quinto INPS: documenti banca

Per richiedere la cessione del quinto pensione INPS, la prima cosa da fare è richiedere il documento che attesta l’importo della quota cedibile. E questo può essere fatto tramite sportello dell’Istituto di previdenza. Poi bisognerà portare alla banca o società finanziaria un documento di identità, il codice fiscale, il cedolino pensione e l’ultima Certificazione Unica.

Al momento ci sono convenzioni con alcuni istituti bancari che erogano la cessione del quinto anche con domanda online. Il collegamento con l’INPS prevede una certa facilità di reperimento dei documenti ed anche il successivo controllo. Pertanto il consiglio per i pensionati è quello di chiedere un preventivo agli enti in convenzione, in modo da verificare se ci sono particolari offerte vantaggiose che in alcuni casi e con determinati requisiti abbassano i tassi di interesse previsti.

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