Pensioni, nuove soglie d’uscita anticipata con proroga Quota 103: come funziona e requisiti

Autore:
Niccolò Mencucci
21/03/2023

Pensioni, nuove soglie d’uscita anticipata con proroga Quota 103: come funziona e requisiti

Uno dei tentativi che il Governo Meloni sta compiendo per superare la Fornero è Quota 103, per tutti i lavoratori in uscita entro il 31 dicembre 2023.

Un tentativo che ancora non è stato attuato, ma che potrebbe portare all’uscita anticipata diverse decine di migliaia di lavoratori. E altrettanti nel caso in cui Quota 103 venisse prorogata di un anno, permettendo anche nel 2024 di uscire in via anticipata con gli stessi requisiti.

Tutto questo dipenderà non solo dal confronto tra Governo e Parti Sociali, ma anche dai conti dell’INPS, e dalla possibilità di sostenere tutte queste uscite anticipate.

Quota 103 prorogata, con nuove soglie d’uscita anticipata

L’eventuale proroga di Quota 103 porterà anche al calcolo di nuove soglie d’uscita anticipata, ma questo verrà deciso prossimamente dal Governo in carica.

Vedendo i dati di oggi, stando all’ultima rilevazione ufficiale dell’INPS, l’età media delle uscite anticipate degli iscritti:

  • al Fondo pensioni lavoratori dipendenti è stata di 61,1 anni (60,8 anni per le donne e 61,3 per gli uomini);
  • alla gestione dei coltivatori diretti, coloni e mezzadri è di 61 anni;
  • alla Cassa degli artigiani è di 61,4 anni;
  • alla Cassa dei commercianti è di 62,1 anni;
  • al Fondo dipendenti pubblici è di 62,4 anni.

Pertanto la soglia d’uscita anticipata si attesta tra i 61 e i 62 anni. E ad oggi Quota 103 prevede il prepensionamento solo dai 62 anni in poi. Se l’andamento dell’età pensionabile dovesse andare verso i 61 anni, probabilmente la proroga di Quota 103 potrebbe richiedere un cambio dei requisiti.

Quota 103, come funzionerà nel 2024

Oggi Quota 103 prevede come accesso l’aver raggiunto due requisiti, uno anagrafico e uno contributivo. Nel primo caso si richiedono almeno 62 anni d’età, e nel secondo caso almeno 41 anni di contributi versati.

Questo è previsto per tutti coloro che raggiungono tali requisiti entro l’anno corrente, con data di scadenza il 31 dicembre 2023. Nel caso del 2024, si può solo ipotizzare o il mantenimento di tali requisiti o un aumento degli anni anagrafici e/o contributivi.

Probabilmente nel 2024 Quota 103 potrebbe non essere più conveniente come oggi. Se si guarda alla precedente Quota 102, si vedrà come l’INPS punti ad aumentare notevolmente gli anni contributivi a discapito degli anni “tolti” dal requisito anagrafico.

Se con Quota 102, l’uscita prevedeva almeno 64 anni d’età e 38 di versamenti, con Quota 103 si è passati a 62 anni d’età e 41 anni contributivi. In pratica se tagli due anni d’età, aggiunti tre anni contributivi.


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Quota 103, i requisiti della proroga

Non è ancora chiaro come sarà Quota 103 nel 2024, anche se è possibile un aumento della quota contributiva, visti gli alti costi che ingenerano le pensioni anticipate, in rapporto all’anno d’uscita e all’aspettativa di vita calcolata.

Ad oggi, dall’ultimo monitoraggio condotto dall’Inps sui flussi di pensionamento, più di 3 trattamenti su 10 sono erogati con la fisionomia di assegni anticipati o prepensionamenti, e il grosso proviene dal Fondo dei Dipendenti Pubblici (il 53%). E questi con le Quote e Opzioni precedenti, aventi requisiti contributivi inferiori ad oggi.

Non è chiaro se questa proporzione crescerà nel corso degli anni, ma è indubbio che, per mantenere una tale spesa, l’INPS dovrà valutare un aumento della quota contributiva.

Il dopo Quota 103 dal prossimo anno

Opzioni e Quote sono uno dei modi con cui il Governo Meloni vuole puntare a superare la Legge Fornero, che blocca l’uscita per tutti a 67 anni d’età con 20 anni contributivi, o con 41-42 anni di contributi versati, fino al 31 dicembre 2026, ma con l’attesa di 3 mesi dalla maturazione di tali requisiti contributivi (cosiddetta “finestra”).

Molti nella maggioranza di Governo vorrebbero arrivare a Quota 41, vista come punto di approdo di una possibile riforma della previdenza, così come garantire un canale per accedere alla pensione prima della soglia di vecchiaia, in aggiunta a Ape sociale, Opzione donna e altre uscite previdenziali anticipatorie rispetto alla Fornero.

Il problema però sarà anche nei fondi che l’INPS e il Governo potranno garantire per finanziare tali pensioni, pur di evitare eventuali penalizzazioni.

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