Riforma Fiscale 2023, addio agli aumenti in busta paga? Chi ci guadagna e chi ci rimette

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15/03/2023

Riforma Fiscale 2023, addio agli aumenti in busta paga? Chi ci guadagna e chi ci rimette

Nell’ultimo periodo, quella della Riforma Fiscale è una tematica calda, della quale sentiamo parlare praticamente ogni giorno. Ma non è tutto oro quello che luccica, perché si teme che, a causa della Riforma, dovremo dire addio a tutti gli aumenti in busta paga.

Il Governo Meloni ha attualmente concentrato gran parte della propria attenzione a tale Riforma, tanto da aver accantonato l’urgente Riforma delle Pensioni che si attendeva per il 2024. La discussione, invece, slitterà al 2025 e vedrà la proroga di Quota 103 per un anno. Il tutto, per l’appunto, per concentrare tutte le energie verso la Riforma Fiscale.

Le nuove regole arriveranno gradualmente e, allo stesso modo, il passaggio da quattro aliquote IRPEF a sole tre avverrà gradatamente.

Tuttavia, i sindacati hanno già iniziato a far sentire la propria voce: tali modifiche rischiano di pesare sugli italiani che, di fatto, dovranno dire addio agli auspicati aumenti in busta paga.

Scopriamo insieme chi saranno coloro che ci rimetteranno maggiormente.

Riforma Fiscale, niente aumenti in busta paga? Ecco chi ci rimette

Uno dei punti salienti della nuova Riforma Fiscale prospettata dal Governo Meloni riguarda i possibili aumenti in busta paga. Stando alle prime informazioni, le novità avrebbero dovuto garantire un aumento agli stipendi dei lavoratori. E si parlava, inizialmente, di tutti i lavoratori italiani.

Secondo i sindacati maggiori, invece, tale novità non si concretizzerà affatto: le associazioni sindacali fanno infatti notare come, in realtà, saranno solamente i redditi alti a poter godere dei vantaggi della Riforma Fiscale.


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E anzi, i redditi più bassi rischiano di vedersi dei tagli e delle diminuzioni, dato che con le nuove norme spariranno alcune integrazioni allo stipendio.

Aumenti in busta paga: addio al bonus Renzi con la Riforma Fiscale

Quel che i sindacati contestano maggiormente è che, a causa della Riforma, spariranno molti trattamenti integrativi che, ad oggi, riescono a garantire degli aumenti in busta paga mensili.

Tra le integrazioni che rischiano di sparire totalmente abbiamo anche il ben noto Bonus Renzi. Tale trattamento integrativo verrà abolito non appena la Riforma Fiscale diventerà realtà.

Al momento, dei 100 euro concessi grazie al bonus Renzi possono beneficiare i redditi sotto i 15.000 euro. E saranno dunque questi redditi a uscire sconfitti dai nuovi scaglioni previsti.

Per tale ragione, i sindacati hanno deciso di mobilitarsi, nel tentativo di impedire che l’addio al bonus Renzi possa concretizzarsi a breve.

La mobilitazione dei sindacati mira a proteggere tutte quelle fasce di lavoratori che rischiano di rimetterci a causa delle nuove modifiche in arrivo. Si tratta, in sostanza, dei lavoratori con reddito medio-basso.

Il piano del Governo Meloni per la Riforma Fiscale: cosa cambia per le aliquote IRPEF?

Come già accennato, nei piani del Governo Meloni c’è la riduzione delle aliquote IRPEF, che dovrebbero essere ridotte ad un numero di tre.

Anche se non si sa ancora, con esattezza, come tale riduzione si concretizzerà, dato che le ipotesi in campo sono molte, una cosa è certa. Saranno i redditi alti a beneficiarne.

In particolare, verrebbero favoriti coloro che percepiscono un reddito annuo tra i 28.000 ed i 50.000 euro qualora il secondo ed il terzo scaglione venissero accorpati.

Al contrario, per redditi compresi tra 28.000 e 15.000 euro ci sarebbe una penalizzazione. In sintesi, questa fascia di reddito rischia non solo di non poter contare sui preannunciati aumenti agli stipendi, ma di dover pagare di più.

In tale situazione, sindacati come la CGIL minacciano uno sciopero generale. La proposta alternativa? Quella di una flat tax per tutti, che consenta di ottenere sul serio i promessi aumenti in busta paga per tutti.


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Aumenti in busta paga con Riforma Fiscale: chi ci guadagna

In effetti, è innegabile che, a guadagnarci sul serio dalla Riforma Fiscale così come prospettata, saranno solamente i redditi altissimi, a partire dai 50.000 euro.

Tuttavia, la discussione in merito alle possibili detrazioni fiscali concesse è ancora in atto e, dunque, non sappiamo chi, alla fine, potrà contare sugli aumenti in busta paga maggiori.

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