Codice della Strada 2023, nuove sanzioni in arrivo: pene severe per queste 7 azioni
Il Codice della strada è in continuo cambiamento e si sta sempre più evolvendo verso una maggior severità nei confronti di alcune azioni considerate pericolose per la circolazione stradale. Di recente, la Commissione UE ha proposto un inasprimento delle sanzioni per determinati reati.
Infatti, sono in arrivo pene severissime per 7 azioni specifiche che potrebbero comportare gravi conseguenze per chi le commette.
In questo articolo, scopriremo insieme quali sono queste azioni e quali saranno le conseguenze per chi le compie.
Sanzioni prevista dal Codice della Strada: nuove regole in arrivo dall’Ue
Mentre ci prepariamo a dire addio alla vecchia patente, dato che a breve verrà introdotta la Nuova Patente Digitale, la Commissione UE propone novità in merito al Codice della Strada.
La volontà della Commissione Ue è quella di uniformare la normativa europea, che ad oggi è varia e prevede differenze, anche notevoli, tra un Paese membro e l’altro.
Uno degli scopi della riforma dell’Unione Europea al Codice della Strada è quindi di uniformare le regole relative alle infrazioni stradali.
Al fine di adeguare le regole e far sì che tutti gli Stati membri possano contare sulle medesime sanzioni per determinati reati, verranno ridefinite le procedure amministrative legate alla patente di guida.
Inoltre, è prevista una modifica alle categorie di infrazioni considerate gravi e quindi punibili con sanzioni. La Commissione Europea intende aumentare le pene per alcuni reati stradali e migliorare il ruolo dei punti di contatto nazionali, in modo che possano collaborare più efficacemente con le autorità di contrasto coinvolte nelle indagini su tali reati.
Codice della Strada, nuove pesantissime sanzioni in arrivo: pene severe per queste 7 azioni
Il problema principale è che, allo stato attuale delle cose, se l’azione scorretta viene commessa in uno Stato estero differente rispetto a quello in cui la patente di guida è stata rilasciata, le sanzioni non possono essere applicate. E questo accade anche nel caso in cui il Paese estero faccia parte dell’Unione Europea.
Per tale ragione, la Commissione UE è al lavoro per modificare il Codice della Strada, al fine di evitare che i reati stradali commessi in Stato straniero dell’Unione Europea restino impuniti.
Le pene verranno inasprite per i seguenti reati:
- guida contromano
- sorpassi pericolosi
- violazione delle norme relative alla distanza di sicurezza
- parcheggi pericolosi
- violazione delle norme sull’utilizzo dei corridoi di emergenza da parte di mezzi di Polizia e Soccorso
- guida di veicoli sovraccarichi
- violazione della segnaletica stradale mediante attraversamento di una o più linee bianche continue
Per queste sette azioni, verrà introdotto il ritiro della patente in ogni territorio dell’Unione Europea, qualora un Paese membro accerti l’infrazione.
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Novità Codice della Strada: in arrivo una nuova piattaforma UE
Oltre ad inasprire le sanzioni per i sette reati appena analizzati ed il ritiro immediato della patente su tutto il suolo dell’Unione Europea in caso di colpa grave, la Commissione UE ha avanzato anche un’altra proposta.
Per garantire l’applicazione delle nuove sanzioni e facilitarne l’elaborazione, verrà inaugurata una nuova piattaforma. Sarà specificamente pensata per accedere alle informazioni relative alle novità sul Codice della Strada.
Grazie alla nuova piattaforma, si potrà accedere non solo alle informazioni relative alle norme del Codice della Strada in vigore nei diversi stati UE, ma si potranno anche pagare eventuali sanzioni pecuniarie e multe.
Nuove regole Codice della Strada: il 40% dei reati commessi resta impunito
Le nuove regole della Commissione UE relative al Codice della Strada sono rese necessarie da un dato da non sottovalutare.
I dati relativi al 2019 parlano chiaro. Almeno il 40% dei reati commessi in Paesi diversi da quello che ha rilasciato la patente di guida è rimasto impunito.
Questo perché, se il reato viene commesso in Paese estero, può accadere che l’automobilista non effettui il pagamento della sanzione. Nella maggior parte dei casi, l’automobilista non viene addirittura identificato.
Il nuovo sistema e l’introduzione della piattaforma UE serviranno proprio ad evitare questa problematica.
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