Bollette luce e gas, abiti in condominio? Attento a questa novità: cosa cambia e quando
Per le forniture energetiche si avvicina una data importante che coinvolgerà tutte le utenze non domestiche. Si tratta della fine del servizio di maggior tutela e del passaggio obbligato al libero mercato. Questo inevitabilmente comporterà alcuni rischi, compreso quello di dover pagare di più se non si effettua una giusta scelta.
Vediamo quindi cosa cambia, per prorietari ed inquilini, e cosa bisogna sapere in vista del cambio obbligatorio di fornitore di energia per quanto riguarda gli spazi comuni condominiali.
Bollette condominio: cosa cambia da aprile
La norma che prevede l’obbligo di passaggio dal servizio di maggior tutela al mercato libero, entrerà ufficialmente in vigore il 1 aprile per tutti i clienti non domestici. Per quanto riguarda i condomini, era stato previsto un periodo di passaggio durante il quale le utenze potevano restare con il vecchio fornitore a meno che non fosse già stato richiesto un cambio.
Ora però, a breve tutti gli amministratori dovranno procedere con la scelta di una nuova compagnia per la fornitura di energia riguardante gli spazi comuni. Quindi si tratterà di fatture che saranno addebitate a proprietari ed inquilini, in base al consumo.
Da aprile, moltissimi utenti potrebbero vedere le spese condominiali lievitate per effetto dei nuovi prezzi applicati. Specialmente per gli immobili con riscaldamento centralizzato, spazi aperti comuni illuminati, e quelli con ascensore, che consumano più energia. Importante quindi valutare la compagnia alla quale affidare la fornitura, in vista del prossimo passaggio obbligatorio, che coinvolgerà poi anche gli utenti domestici.
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Passaggio al mercato libero bollette per tutti, da quando?
La fine tutela luce e gas, cioè lo stop alle forniture con gestori che operano “in maggior tutela”, cioè con prezzi bloccati e tariffe stabilite da un’autorità pubblica, è stata prevista per tutti per gennaio 2024. Per i clienti non domestici invece parte già il prossimo aprile.
Come abbiamo visto questo potrebbe avere alcune conseguenze nel caso il cliente non scelga aoportunamente il nuovo gestore, perchè grazie alle norme sulla concorrenza, ci potrebbero essere molte differenze di prezzo tra varie aziende fornitrici. Quindi una scelta che dovrà essere fatta consapevolmente , chiedendo i preventivi e confrontandoli con i prezzi medi di mercato.
Per gli utenti domestici, sarà obbligatorio effettuare una scelta. In caso contrario l’Authority sull’energia assegnerà d’ufficio un fornitore tra quelli che hanno partecipato alle aste sul territorio.
Maggior tutela o mercato libero: cosa conviene?
In base alle inchieste fatte dalle associazioni dei consumatori, soprattutto nel periodo recente quando i prezzi sono saliti ai massimi storici, il servizio di maggior tutela è stato sempre quello più conveniente a lungo termine. Nel periodo breve invece, chi sceglie il fornitore di mercato libero può contare su varie offerte per i nuovi clienti.
Ci sono diversi punti critici analizzati da Arera, uno di questi è che spesso i prospetti di offerta non sono molto chiari, e le condizioni vantaggiose vengono applicate solo per pochi mesi. Il punto a favore del mercato libero però, è che, tranne per le offerte vincolate, per gli altri è possibile cambiare a costo zero in qualsiasi momento. Quindi per risparmiare sempre occorrerebbe valutare le proposte periodicamente e cambiare gestore quando se ne individua uno meno caro.
Come fare per rateizzare le bollette
Il Decreto Aiuti quater, ha imposto a tutti i gestori di dare la possibilità agli utenti non domestici di rateizzare le fatture di luce e gas. Questo per aiutare chi in questi ultimi mesi ha ricevuto fatture con maxi importi, in aggiunta al credito di imposta sulle maggiorazioni del caro energia. Sono ammesse alla rateizzazione anche le bollette condominiali, da 12 a 36 rate.
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La compagnia non può applicare interessi sulla dilazione di pagamento e questa potrà essere richiesta anche telefonicamente al servizio clienti. Le imprese invece potranno fare istanza fino al 31 marzo 2023. Le rate saranno pagate a cadenza mensile ed andranno ad aggiungersi agli importi fatturati per i consumi.
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