Reddito di Cittadinanza 2023, pagamento Febbraio anticipato: INPS e quando su Carta RdC

Autore:
Niccolò Mencucci
13/02/2023

Reddito di Cittadinanza 2023, pagamento Febbraio anticipato: INPS e quando su Carta RdC

In genere il pagamento del Reddito di Cittadinanza 2023 avviene solo entro una data precisa, fissa per ogni mese. Nel caso del pagamento di Febbraio, invece, si potrà beneficiare dell’anticipo della rata mensile RDC.

Avviene al momento solo per questo mese, perché ci sono state delle incombenze nel mese di gennaio che hanno portato ad alcune problematiche per quanto riguarda l’erogazione della mensilità. Vediamo meglio chi potrà beneficiare di questo pagamento di Febbraio, e quali sono le novità dall’INPS in materia di pagamenti e di presentazione ISEE.

Reddito di Cittadinanza 2023, pagamento Febbraio anticipato

Il Reddito di Cittadinanza 2023 sarà diverso da quello degli altri anni precedenti, e non solo per le nuove disposizioni in materia di elargizione o di requisiti lavorativi.

Già da questo mese chi ha diritto all’RDC potrà beneficiare di un anticipo della rata, a patto che rientri in una delle seguenti condizionalità:

  • essere in attesa degli arretrati,
  • essere in attesa della prima rata mensile,
  • essere in attesa della prima rata successiva al rinnovo.

In tutti questi casi, l’erogazione del Reddito di Cittadinanza è prevista con largo anticipo rispetto a quanto disposto generalmente per chi invece lo ha già rinnovato precedentemente o lo sta beneficiando da diversi mesi.

Reddito di Cittadinanza 2023, quando arriva il pagamento sulla Carta RdC

Nei casi accennati poco sopra, il Reddito di Cittadinanza 2023 sarà erogato entro il 15 febbraio 2023, altrimenti per chi è in pari coi pagamenti arriverà la mensilità sulla carta RDC il 27 del mese.


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Ricordiamo che l’RDC è erogabile solo tramite Carta RDC. Tale carta verrà consegnata presso lo sportello di Poste Italiane alla prima ricarica assegnata.

Si trattano però di date che variano solo in caso di festività. In genere lavorazioni comincino oggi, lunedì 13 febbraio, 2 giorni prima dell’accredito effettivo. Una volta terminate, INPS potrà disporre la data del pagamento e provvedere, infine, all’accredito effettivo.

Nel caso in cui non si sia riuscito a presentare l’ISEE, si perderà il Reddito di Cittadinanza 2023, e si dovrà rifare la domanda daccapo.

Reddito di Cittadinanza 2023, come sapere dell’anticipo dall’INPS

Per tutti coloro che hanno diritto alla rata di Febbraio, per sapere se la rata del Reddito di Cittadinanza 2023 è in anticipo rispetto agli altri casi, bisognerà controllare direttamente:

  • sul sito dell’INPS, alla voce Fascicolo Previdenziale,
  • direttamente sull’account Reddito di Cittadinanza, sul sito istituzionale.

In entrambi i casi sarà necessario accedere con lo SPID, mentre per i soli servizi INPS è possibile anche con CIE e CNS. Già online si potrà vedere se è comparso, sul proprio Fascicolo Previdenziale, il pollicione verde, o direttamente l’accredito sul proprio account RDC.

Se però si ha avuto problemi con l’ISEE, sarà inutile aspettare il 27 febbraio per ricevere il Reddito di Cittadinanza.

Reddito di Cittadinanza 2023, quando si deve fare l’ISEE

Il problema del Reddito di Cittadinanza 2023 non è soltanto la nuova disposizione in materia di obblighi lavorativi, ma anche il rinnovo “lampo” dell’ISEE.

Di norma si dovrebbe iniziare già dal 1° gennaio 2023 a procedere alla richiesta dell’ISEE, ma a meno di non ricorrere al servizio ISEE precompilato INPS, per richiederlo servirà fare domanda al CAF, Patronati locali o Uffici Comunali adibiti.

Servizi per cui si dovrà presentare apposita documentazione cartacea, anche se, come nel caso del Precompilato, buona parte dei dati verrà compilata grazie ai dati automatici dei database dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS.

Inoltre, non essendo servizi online, si dovrà richiedere appuntamento, col rischio di non farcela in tempi brevi a presentare l’attestazione ISEE.


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Altra problematica è inerente ad uno dei requisiti, ovvero la presentazione del saldo e della giacenza media dei conti correnti presenti nel nucleo familiare. In genere le banche rendono disponibili i dati dopo le festività, oltre l’8 gennaio, e ciò potrebbe essere un problema per chi deve rinnovarlo in tempi celeri.

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