Assegno sociale 2023: come funziona la pensione senza contributi

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12/12/2022

Assegno sociale 2023: come funziona la pensione senza contributi

Assegno sociale 2023, anche nel corso del nuovo anno sarà possibile percepire una pensione senza contributi per coloro che possiedono i requisiti di legge. Si tratta di un istituto nato per tutelare i cittadini in età avanzata che vivono una situazione di disagio economico e che non hanno la possibilità di lavorare.

In casi come questi, l’Inps eroga una pensione indipendentemente dalla presenza o meno di contributi sufficienti per maturare il diritto ordinario alla quiescenza. L’assegno sociale sostituisce di fatto la cosiddetta pensione sociale, che risultava in vigore fino al 31 dicembre 1995. Anche in quel caso l’istituto garantiva un mensile alle persone avanti con gli anni e in oggettive condizioni di disagio economico.

Assegno sociale 2023: quali sono i requisiti indispensabili per fare domanda all’Inps

Partiamo dai requisiti utili per poter richiedere l’assegno sociale nel corso del 2023. È indispensabile avere la cittadinanza italiana oppure una cittadinanza comunitaria. In alternativa l’assegno sociale è erogato anche in favore di extracomunitari titolari di permesso di soggiorno per protezione sussidiaria, asilo politico o in possesso di un permesso di lungo periodo UE. In aggiunta, i richiedenti devono poter certificare presso il Comune di residenza almeno 10 anni di permanenza sul suolo italiano.


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Per quanto riguarda invece il requisito anagrafico, la pensione senza contributi viene erogata al compimento dei 67 anni di età. Infine, è ovviamente presente un vincolo anagrafico. Il richiedente non deve infatti superare un reddito di 6529,67 euro l’anno se vive da solo. Oppure di 13059,33 euro qualora risulti coniugato. Le cifre sono ovviamente in attesa di conferma per il nuovo anno.

Pensione senza contributi: quanto eroga l’Inps per un assegno sociale 2023

Per quanto concerne l’importo erogato, nel 2022 l’assegno sociale corrispondeva a 468,11 euro per 13 mensilità. La crescita dell’inflazione e l’adeguamento all’indice Istat ha fatto crescere l’importo della pensione senza contributi. Quest’ultima nel 2023 arriva quindi a 502,28 euro, sempre per 13 mensilità.

Tali importi vengono erogati in misura intera ai disoccupati con almeno 67 anni e che non possiedono alcun reddito. Oppure ai disoccupati con il medesimo parametro anagrafico e che hanno un reddito complessivo inferiore al totale annuo dell’assegno sociale Inps.

In tal caso, l’importo erogato viene adeguato sulla base del reddito dimostrato dal nucleo familiare. Ad esempio, qualora il reddito complessivo del cittadino coniugato corrisponda a 3000 euro l’anno, l’assegno sociale percepito sarà pari a 3529,67.

Assegno sociale 2023: come funzionano i limiti di reddito

Come anticipato, restano in essere anche nel 2023  i limiti di reddito previsti per l’assegno sociale. Il richiedente e il coniuge sono tenuti a verificare i redditi dichiarando tutti quelli imponibili all’Irpef, al netto dell’imposizione fiscale e contributiva. È essenziale inoltre presentare i redditi esenti da imposta e quelli soggetti a ritenuta alla fonte, nonché ad imposta sostitutiva.

Rientrano inoltre i redditi derivanti da strumenti finanziari, quelli dei terreni e fabbricati, le pensioni di guerra, le rendite vitalizie Inail e le pensioni dirette erogate da Stati stranieri. Infine, vanno dichiarate le pensioni erogate agli invalidi civili e gli assegni alimentari.


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Sono invece esclusi il TFR, il reddito dell’abitazione principale, le competenze arretrate assoggettate a tassazione separata e le pensioni di accompagnamento per invalidi. Oltre all’assegno vitalizio erogato agli ex combattenti della guerra 15-18 e agli arretrati di lavoro prestato all’estero.

Pensione senza contributi: come inviare la richiesta di accesso alla tutela

Per richiedere la pensione senza contributi nel 2023 occorre inoltrare l’apposita domanda di assegno sociale all’Inps. La pratica deve essere inviata all’istituto elettronicamente, dopo aver effettuato la verifica sulla presenza dei requisiti. Ricordiamo che bisogna aver maturato almeno 67 anni di età nel 2023 e avere il requisito di residenza di 10 anni, oltre a un reddito complessivo dell’anno in corso in linea con i vincoli di legge.

L’invio della domanda può avvenire direttamente qualora il cittadino sia in possesso dello Spid. Oppure in alternativa tramite i servizi offerti dal proprio patronato di fiducia. Il quale provvederà a inoltrare e gestire la pratica per conto del richiedente.

L’Inps provvede a verificare la documentazione e in caso positivo ad accogliere la richiesta, erogando l’assegno dal mese successivo. Per le eventuali maggiorazioni sociali (12,92 euro al mese fino a 70 anni e 206,75 oltre tale soglia di età) occorre inoltrare una domanda a parte.

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