Libretti postali dormienti: ecco quali si estinguono a breve
Libretti postali dormienti, scatta nuovamente il periodico rischio estinzione per coloro che non li movimentano da un decennio. In particolare, la prossima scadenza da tenere in considerazione è quella del 20 ottobre 2022. In tale occasione, gli uffici postali provvederanno a estinguere i libretti che risultano dormienti.
Per non rischiare di perdere i propri soldi, è fondamentale rispondere in tempo utile al censimento anagrafico. Poste Italiane ha infatti dichiarato che provvederà a estinguere tutti i libretti che rientrano nella casistica prevista dalla legge. Vediamo quindi quali sono i passaggi da seguire per evitare di incorrere in tale rischio.
Libretti postali dormienti: quali sono e come si estinguono
Dal punto di vista pratico, la questione dei libretti postali dormienti riguarda in particolare gli strumenti di risparmio che non sono stati movimentati per più di 10 anni. Al contempo, non devono essere sottoposti a procedimenti e blocchi operativi che di fatto impediscano versamenti o prelievi. In aggiunta, i libretti devono avere un saldo superiore a 100 euro.
I libretti postali che rientrano in queste caratteristiche vengono definiti dormienti e dopo 10 anni senza movimenti vengono estinti d’ufficio. La nuova procedura di estinzione del 20 ottobre 2022 riguarda tutti i libretti con più di 100 euro e che risultano inutilizzati da 10 anni alla data del 31 marzo 2022.
Cosa succede in caso di estinzione dei libretti postale dormienti
Per evitare l’estinzione, i titolari dei libretti devono recarsi presso l’ufficio postale e consentire il censimento anagrafico. Attraverso questo passaggio, è possibile evitare la chiusura d’ufficio. Poste Italiane ha spiegato attraverso una nota il funzionamento del procedimento di verifica e chiusura dei libretti non movimentati.
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In particolare, “le somme su di esso depositate saranno devolute al Fondo gestito da Consap, istituito ai sensi dell’art. 1, comma 343, della legge n. 266/2005 e disciplinato dal Regolamento di cui al D.P.R. 22 giugno 2007 n. 116, nelle modalità e nei tempi ivi previsti”.
All’interno di una nota viene poi evidenziato che tutti i libretti selezionati per l’estinzione sono comunque segnalati ai titolari. Questi possono quindi evitare il trasferimento dei relativi saldi all’apposito fondo inviando una comunicazione all’indirizzo riportato all’interno della lettera. Un secondo metodo per evitare l’attivazione del procedimento consiste nell’effettuare delle operazioni sul libretto entro il termine indicato all’interno della lettera.
Come riavere indietro i soldi del libretto dopo la scadenza
Qualora sia già passata la scadenza utile per movimentare il libretto, è possibile comunque riavere indietro i propri soldi. In questo caso, non sarà più possibile rivolgersi a Poste Italiane. Sarà quindi indispensabile inoltrare un’apposita domanda di rimborso a Consap. Per effettuare il reclamo, è indispensabile però procedere entro 10 anni dall’estinzione.
Per verificare se il propri libretto rientra tra quelli dormienti è possibile recarsi sul sito web di Poste Italiane. All’interno del portale è disponibile un apposito elenco identificativo e ordinato sulla base del numero rilasciato dall’ufficio postale. Gli elenchi sono consultabili anche presso gli uffici aperti al pubblico, nonché tramite il numero verde gratuito 800003322.
Gli altri conti dormienti da monitorare con attenzione
Rispetto alla questione dei conti dormienti, è infine opportuno ricordare che i libretti postali non sono i soli a rischiare l’estinzione qualora non movimentati per molti anni. Sono coinvolti da queste procedure anche i depositi di denaro, i conti correnti bancari e postali, nonché strumenti come azioni, obbligazioni, certificati di deposito, fondi d’investimento e assegni circolari. In tutti questi casi, la premessa per l’avvio della misura di estinzione riguarda l’assenza di movimentazioni per un periodo uguale o superiore a 10 anni.
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