Bonus 200 euro autonomi e professionisti: arriva il decreto
Bonus 200 euro, si concretizzano importanti novità per i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps e i professionisti iscritti alle rispettive casse di previdenza. Dopo una lunga attesa, è arrivata la firma del decreto attuativo. Il ministero del Lavoro ha infatti pubblicato il testo all’interno del quale viene definito il quadro normativo dell’agevolazione di legge.
Il via libera ministeriale rappresentava di fatto l’ultimo passaggio necessario al fine di rendere operativo il provvedimento anche per questa classe di lavoratori. Negli scorsi mesi si erano infatti moltiplicate le polemiche, visto che l’erogazione del bonus ha già avuto luogo per lavoratori dipendenti e pensionati.
D’altra parte, per l’avvio del provvedimento si è reso necessario un ulteriore stanziamento economico, visto che le risorse iniziali risultavano insufficienti a coprire l’intera platea.
Bonus 200 euro autonomi e professionisti: stanziati ulteriori 100 milioni di euro
Proprio in relazione alla necessità di sostenere il provvedimento di welfare con ulteriori fondi, il ministero del Lavoro ha confermato lo stanziamento di altri 100 milioni di euro rispetto a quelli già assegnati con il decreto Aiuti bis. Si tratta di un passaggio fondamentale per rendere operativa la misura.
Questo perché le principali associazioni dei lavoratori avevano stimato l’impossibilità di pagare l’indennità in favore di tutti i lavoratori con i precedenti stanziamenti.
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Complessivamente, la platea attesa dei beneficiari corrisponde a circa 300mila persone. Il nuovo fondo permetterà di riconoscere un bonus 200 euro in favore dei lavoratori autonomi e dei professionisti iscritti alle casse. L’indennità si affianca quindi a quella già pagata ai lavoratori dipendenti, ai pensionati ed agli autonomi senza partita Iva.
Gli stanziamenti iniziali per il bonus dedicato ad autonomi e professionisti
Sale così a 600 milioni il finanziamento del fondo destinato al bonus 200 euro per autonomi e professionisti. La firma del ministro del Lavoro Andrea Orlando ha portato quindi all’approvazione definitiva del provvedimento. Un passaggio che era ormai atteso da mesi, considerando che questa peculiare categoria di lavoratori risulta tra coloro che hanno sofferto maggiormente le conseguenze della pandemia e dei rincari energetici.
A rallentare il via libera del provvedimento per questi soggetti vi era proprio la ristrettezza delle risorse stanziate inizialmente. Il decreto attuativo ha infatti dovuto attendere un ulteriore stanziamento. Diversamente, il rischio sarebbe stato di tagliare fuori dal beneficio di welfare molti lavoratori per mancanza di risorse.
Chi può accedere al bonus 200 euro per autonomi e professionisti
Dal punto di vista pratico, ora bisognerà attendere che gli enti previdenziali di riferimento definiscano con precisione le modalità di richiesta e le regole di accesso alla misura. Per poter beneficiare del bonus 200 euro i professionisti e gli autonomi devono risultare iscritti alle apposite gestioni Inps.
In alternativa, devono risultare degli aderenti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza. Stiamo parlando, ovviamente, delle cosiddette casse professionali. Tra le condizioni di esclusione troviamo l’eventualità che il richiedente abbia già beneficiato in altro modo del bonus.
Resta inoltre in essere il vincolo reddituale già presente anche per le altre tipologie di lavoratori. Pertanto, nel corso del 2021 bisognerà aver dichiarato redditi per un importo inferiore a 35mila euro.
Come richiedere l’indennità alla propria cassa o all’Inps
Dopo la firma del ministro Orlando e l’approvazione del decreto bisognerà ora attendere le istruzioni dell’Inps o delle singole casse professionali. I lavoratori autonomi e professionisti dovranno infatti inoltrare la richiesta direttamente agli enti previdenziali. La presentazione della domanda di accesso dovrà inoltre essere conforme alle modalità di redazione della domanda e alla modulistica degli enti coinvolti.
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Quest’ultimi chiederanno ai lavoratori di auto certificare la presenza dei requisiti e provvederanno ad effettuare le successive verifiche, anche attraverso le informazioni disponibili nelle banche dati dell’amministrazione finanziaria e degli enti che detengono dati utili.
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