Pensione precoci Quota 41: domanda entro il 1° marzo 2022

Autore:
02/02/2022

Pensione precoci Quota 41: domanda entro il 1° marzo 2022

Pensione precoci quota 41, si avvicina la scadenza per l’invio della richiesta di accesso al beneficio previdenziale tramite la prima finestra utile. Infatti, tutti coloro che risultano in possesso dei requisiti e che desiderano ottenere il prepensionamento con 41 anni di versamenti dovranno procedere all’invio dell’istanza di riconoscimento dei requisiti.

A tal proposito, è importante ricordare innanzitutto che la legge di bilancio 2022 non ha portato a modifiche rispetto all’impianto della normativa. La quale prevede specifici requisiti, ma esula il lavoratore dal dover raggiungere un parametro anagrafico prefissato al fine di ottenere l’assegno da parte dell’Inps.

Pensioni precoci quota 41: come funzionano gli anni di versamenti

Tenendo presente quanto appena riportato, la quota 41 è accessibile a tutti coloro che hanno maturato almeno 41 anni di versamenti. In merito a tale parametro, è opportuno specificare innanzitutto che possono fruire del beneficio solo i lavoratori che hanno anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, anche se hanno esercitato l’opzione per il ricalcolo contributivo dell’assegno.


Leggi anche: Come i conti correnti online stanno cambiando le abitudini di spesa dei consumatori

In aggiunta, i 41 anni di contribuzione possono essere ottenuti tramite l’istituto del cumulo dei periodi assicurativi, come previsto dalle legge numero 232 del 2016. È possibile sommare le contribuzioni versate nelle diverse gestioni obbligatorie. Al beneficio sono ammessi tutti i lavoratori iscritti all’Ago, ai fondi sostitutivi o esclusivi e alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi.

Rientrano anche i versamenti effettuati presso le casse professionali. La legge prevede però che il richiedente abbia accumulato almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima del compimento del diciannovesimo anno di età. Un elemento che di fatto esclude purtroppo molti potenziali aderenti dalla tutela previdenziale.

Quali sono i casi in cui è possibile richiedere la pensione anticipata con la quota 41

La pensione anticipata tramite quota 41 è accessibile a chi (avendo maturato i requisiti contributivi) rientra in quattro specifici casi. Il primo è quello dei disoccupati di lungo termine e che hanno concluso integralmente eventuali prestazioni di disoccupazione (ad esempio la Naspi) da almeno tre mesi. La seconda categoria riguarda i caregiver che forniscono assistenza al momento della richiesta da almeno sei mesi al coniuge.

Sono compresi anche coloro che assistono parenti di primo grado. Oppure di secondo grado convivente con handicap in situazione di gravità, qualora i genitori o il coniuge abbiano compiuto i 70 anni o siano anch’essi affetti da patologie invalidanti.


Potrebbe interessarti: Licenziamento durante malattia, è possibile? Cosa succede se si supera il limite

La terza categoria riguarda i lavoratori con invalidità civile uguale o superiore al 74%. Infine, possono beneficiare della quota 41 coloro che risultano inseriti nell’elenco delle attività gravose o usuranti ritenute idonee dalla legge, purché lo svolgimento sia avvenuto per almeno sette anni negli ultimi dieci oppure per se anni negli ultimi sette di attività lavorativa.

Pensione precoci: la prima finestra di riferimento per l’invio della domanda

La prima scadenza utile per inviare la domanda di fruizione della pensione anticipata tramite quota 41 è fissata al prossimo 1° marzo 2022. Il lavoratore dovrà inviare una prima pratica di verifica dei requisiti di accesso. Una volta ottenuto il via libera da parte dell’Inps, potrà procedere all’inoltro dell’istanza vera e propria di accesso al pensionamento. L’ente pubblico provvederà quindi a comunicare al lavoratore entro il 30 giugno 2022 la prima decorrenza della prestazione.

Quest’ultima dovrà tenere conto della finestra di attesa di tre mesi dalla maturazione del requisito contributivo ordinario, prevista nell’articolo numero 17 della legge 26/2019. Chi risulta interessato a esercitare il proprio diritto al pensionamento anticipato dovrà considerare con attenzione il termine del 1° marzo, visto che l’accettazione delle istanze è legata al monitoraggio dei fondi disponibili. La scadenza non è comunque perentoria, visto che è possibile inviare le pratiche entro il prossimo 30 novembre 2022.

Come inviare la domanda di accesso alla pensione anticipata per lavoratori precoci

La domanda di accesso alla pensione anticipata tramite quota 41 va inviata all’Inps attraverso il servizio dedicato, utilizzando le proprie chiavi di accesso all’area riservata (Spid, CiE o Cns). È possibile anche utilizzare il contact center dell’ente, che risponde gratuitamente da rete fissa al numero 803164, oppure su rete mobile al numero 06164164. In alternativa, il lavoratore può scegliere di farsi seguire dal proprio patronato di fiducia, che provvederà a compilare la domanda e a inviarla all’Inps per suo conto.

Le foto presenti in questo articolo sono concesse in licenza a Giddy Up srl