Pensione di cittadinanza 2022 senza contributi: requisiti e importi
Pensione di cittadinanza 2022, l’assegno di welfare per chi vive condizioni di disagio economico in età avanzata è confermato anche nel nuovo anno. La richiesta di accesso al meccanismo di sostegno non dipende dai contributi versati, ma dalla particolare situazione vissuta dai singoli cittadini. Spesso la pensione in arrivo dall’Inps purtroppo non è sufficiente per confrontarsi con il costo della vita in Italia.
In casi come questi, la pensione di cittadinanza garantisce l’integrazione necessaria a non scivolare in una situazione di povertà. In altri casi, la pensione di cittadinanza rappresenta (insieme all’assegno sociale) l’unica vera possibilità reddituale per coloro che non sono riusciti a maturare durante la vecchiaia una pensione ordinaria dall’Inps.
Pensione di cittadinanza 2022: a chi spetta l’assegno e in cosa consiste
Vediamo quindi a chi spetta la pensione di cittadinanza nel corso del 2022. L’assegno viene erogato in favore di persone senza reddito o con redditi minimi (anche da pensione), purché siano rispettati i parametri previsti dall’Isee. Si tratta di un contributo economico riconosciuto tramite una ricarica mensile su una carta prepagata, consegnata dalle Poste. Per chi riceve una pensione, rappresenta quindi una compensazione del trattamento minimo inferiore a 780 euro.
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Tutti i cittadini o i pensionati che rientrano nei requisiti di legge possono richiedere la pensione di cittadinanza, purché il nucleo familiare sia composto esclusivamente da uno o più componenti di età uguale o superiore a 67 anni. Possono rientrare nel nucleo anche persone con età inferiori a 67 anni, purché in gravi condizioni di salute o non autosufficienti.
Pensione di cittadinanza: requisiti generali
Riassumendo i requisiti appena evidenziati, la pensione di cittadinanza spetta ai nuclei familiari composti da uno o più componenti con un’età uguale o superiore a 67 anni. Rientrano i cittadini italiani, dell’Ue e stranieri, purché titolari di un permesso di soggiorno di lungo periodo con eventuale certificazione patrimoniale. Infatti, in questo caso specifico è necessario certificare il possesso di redditi o patrimoni detenuti al di fuori dell’Italia.
Infine, per beneficiare della pensione di cittadinanza occorre possedere i requisiti di residenza. Bisogna infatti risultare residenti da almeno 10 anni sul suolo italiano, dei quali almeno due anni in maniera continuativa alla data di invio della richiesta di accesso all’Inps.
I requisiti Inps per l’accesso alla misura di welfare
Entrando nel merito dei requisiti specifici da maturare per l’accesso alla pensione di cittadinanza, è necessario fare esplicito riferimento al modello Isee. Quest’ultimo deve essere aggiornato ogni anno, pertanto attualmente è indispensabile presentare il modello relativo all’anno 2022. Per poter maturare il diritto alla percezione del beneficio di welfare occorre un Isee inferiore a 9360,00 euro. È inoltre indispensabile non disporre di un valore del patrimonio immobiliare (diverso dalla prima casa) superiore a 30mila euro e un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6mila euro. Quest’ultimo è aumentato di 2mila euro per ogni ulteriore componente della famiglia.
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Ulteriori 5mila euro possono essere integrati per i figli con disabilità, mentre si arriva a 7500 euro per i nuclei composti da disabili gravi o non autosufficienti. Infine, il reddito familiare non deve risultare superiore a 7560 euro (per le persone sole), con la possibilità di salire fino a 9360 euro qualora si risieda in una casa in locazione. Tutti i parametri vanno relazionati alla scala di equivalenza, cioè al numero dei componenti del nucleo familiare.
Per rinnovare annualmente la pensione di cittadinanza, è necessario aggiornare il modello Isee. Con l’aggiornamento, l’importo della ricarica potrebbe variare rispetto all’anno precedente in caso di modifiche alla situazione economica o patrimoniale.
Quando viene pagata la pensione di cittadinanza
La pensione di cittadinanza è pagata ogni mese, a partire da quello successivo di presentazione (e accettazione) della pratica da parte dell’Inps. Di fatto, il sussidio viene erogato sulla carta prepagata al termine di ogni mese, generalmente attorno al giorno 27. Il pensionato è chiamato a spendere l’intero importo ricevuto entro la fine del mese successivo, al fine di evitare decurtazioni.
La pensione di cittadinanza dura 18 mesi e può essere rinnovata per altri 18 mesi senza la necessità di un mese di attesa tra le due scadenze (come avviene per il reddito di cittadinanza). Il rinnovo è automatico qualora si sia in presenza di documentazione aggiornata. Allo scadere dei 36 mesi, sarà possibile inoltrare una nuova richiesta. Il sussidio è erogato per 12 mensilità: non sono quindi previste tredicesime o quattordicesime.
Come richiedere l’assegno di cittadinanza
Le modalità di richiesta della pensione di cittadinanza restano immutate nel corso del 2022. È necessario infatti presentare l’apposita richiesta tramite il modulo Inps Sr180. La documentazione può essere inviata tramite il sito ufficiale, ovvero www.redditodicittadinanza.gov.it oppure presso gli uffici postali. In alternativa, è possibile utilizzare il sito web dell’Inps oppure l’assistenza dei centri CAF o dei patronati (la gestione della pratica è gratuita).
Una volta inviata la richiesta, il pensionato riceverà un primo messaggio (sms o email) con il numero di protocollo della domanda entro una settimana dall’invio. Un secondo messaggio comunicherà l’esito della pratica entro e non oltre 30 giorni. Il terzo messaggio indicherà le informazioni sull’appuntamento per il ritiro presso l’ufficio postale della carta di cittadinanza, entro un massimo di 45 giorni dalla data di presentazione.
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