Conto corrente in rosso nel 2022: segnalazione per pochi euro

Autore:
31/12/2021

Conto corrente in rosso nel 2022: segnalazione per pochi euro

Conto corrente in rosso: anche nel 2022 è prevista l’applicazione delle nuove regole nei confronti di coloro che avranno un saldo negativo. Le banche dovranno infatti seguire le direttive più restrittive, mentre il governo ha deciso un’ulteriore stretta sull’uso dei contanti. In linea generale, ai cittadini sarà quindi richiesta maggiore attenzione nella gestione del proprio conto bancario.

Questo significa che l’intestatario (o il co-intestatario) del conto corrente dovrà essere particolarmente cauto rispetto alla possibilità che si realizzi un saldo negativo. Il tutto tenendo a mente che bastano poche centinaia di euro di sconfinamento per andare incontro a problemi. Anche per questo nel nuovo anno occorre prestare particolare attenzione nella gestione dei propri conti bancari.

Conto corrente: che cos’è e come funziona

Un conto corrente è uno strumento di gestione della liquidità che consente ai singoli cittadini e alle famiglie di amministrare il proprio denaro. Può essere intestato a un singolo oppure a più persone (come nel caso di due coniugi). Molti lo scambiano anche per uno strumento di risparmio, ma in tal caso si tratta di un utilizzo improprio visto che la remunerazione del denaro lasciato sul conto è a oggi sicuramente inferiore al tasso d’inflazione.


Leggi anche: Come i conti correnti online stanno cambiando le abitudini di spesa dei consumatori

Il conto corrente bancario o postale consente quindi di accreditare le proprie entrate mensili e di gestirle per i pagamenti che sono necessari alla propria quotidianità. Un compito che oggi viene reso più semplice anche grazie alle app di home banking, che permettono il monitoraggio delle entrate e delle uscite oltre che l’esecuzione delle diverse operazioni bancarie tramite smartphone.

Conto corrente in rosso: cosa significa l’espressione

Avere il conto corrente in rosso significa che di fatto l’intestatario ha concretizzato uno stato d’insolvenza rispetto al proprio istituto bancario. Per poter essere certificata, la situazione necessita di un saldo negativo persistente per più di 90 giorni di tempo. Una volta superata questa soglia temporale, il debito si trasforma in un vero e proprio insoluto per la banca.

È chiaro quindi che qualche giorno di rosso non comporta l’immediato default del conto corrente. La banca effettuerà una valutazione rispetto alla effettiva possibilità per il correntista di ripianare il debito.

Di fatto, per il correntista si concretizza un debito verso l’istituto. A questo debito vengono applicati interessi passivi. Oltre a ciò, in base alle nuove regole seguite dalle banche, c’è il rischio concreto di andare più velocemente in mora rispetto agli anni passati.


Potrebbe interessarti: Licenziamento durante malattia, è possibile? Cosa succede se si supera il limite

Cosa succede a coloro che portano il conto corrente in rosso nel 2022

Le conseguenze per coloro che portano il proprio conto corrente in rosso nel corso del 2022 sono di diversa natura. Bisogna innanzitutto considerare che la soglia individuata per l’applicazione delle regole è particolarmente bassa, visto che i provvedimenti di segnalazione partono da appena 100 euro.

Dopo 90 giorni la banca bloccherà innanzitutto gli addebiti automatici, come ad esempio quelli relativi ai pagamenti delle bollette, alle rate di mutuo o agli abbonamenti. Contestualmente, è prevista la segnalazione dell’intestatario del conto al CRIF (centrale dei rischi finanziari). In questo modo, la conseguenza diretta è di finire all’interno della lista dei cattivi pagatori. Fatto che preclude l’apertura di nuove linee di credito per 12 mesi dalla segnalazione.

Infine, è importante comprendere che il default di un conto compromette anche gli altri rapporti bancari e creditizi in essere con l’istituto e con quelli associati. Tutto ciò, proprio in virtù della segnalazione alla centrale dei rischi.

Cosa fare se il conto corrente va in rosso

Dal punto di vista pratico, la prima cosa da fare è di controllare la documentazione contrattuale siglata con la banca. In questo modo, sarà possibile conoscere in modo preciso la procedura applicata in caso di saldo negativo. Oltre a ciò, è importante comprendere che un rosso di qualche giorno non comporterà necessariamente conseguenze negative.

In questo caso, è comunque opportuno avvisare il proprio istituto bancario e al contempo sanare la situazione prima che trascorrano 90 giorni. Pertanto, se il conto finisce in rosso per cause improvvise o ritardi negli accrediti, è possibile avvisare il proprio istituto e al contempo accertarsi di evitare che passino più di tre mesi con il conto in negativo.

Le foto presenti in questo articolo sono concesse in licenza a Giddy Up srl