Scadenze Tari: calcolo e istruzioni per il pagamento
Scadenze Tari 2022, i pagamenti dovranno essere eseguiti entro il prossimo 31 dicembre. Con la fine dell’anno arriva infatti il termine ultimo per il versamento della tassa sui rifiuti. Le amministrazioni comunali gestiscono questo tributo in autonomia, pertanto è utile sottolineare che il computo può variare in base alla specifica situazione locale. La TARI è infatti l’acronimo di “Tassa Rifiuti” e va a sostituire la vecchia Tares.
Sono tenuti a pagare la TARI tutti coloro che possiedono, occupano o detengono a qualsiasi titolo locali o aree scoperte sul territorio comunale. Risultano escluse le aree scoperte pertinenziali o accessorie a civili abitazioni (ad esempio balconi e terrazzi) i posti auto scoperti, i cortili, i giardini e i parchi.
Anche le aree condominiali descritte all’interno del Codice civile che non siano detenute oppure occupate in via esclusiva (come scale, ascensori, stenditoi o altri luoghi di passaggio) sono escluse dal pagamento.
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Scadenze Tari 2022: a che cosa fa riferimento il pagamento
Rispetto alla scadenza della Tari 2022, il pagamento fa riferimento alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti. La denominazione di tassa deriva dal fatto che il pagamento è strettamente connesso alla gestione del servizio di smaltimento. Di fatto, la Tari ha raggruppato tramite la legge di bilancio 2014 le precedenti Tares, Tarsu e Tia.
Ogni singolo Comune decide in che modo amministrare la Tari. Per questo motivo, non esiste un importo univoco, né una scadenza valida per tutti i contribuenti. In senso generale, la Tari prevede abitualmente un primo acconto entro la fine del mese di aprile di ogni anno e un secondo acconto nel mese di luglio. Dicembre è invece la scadenza deputata al saldo finale.
Calcolo della Tari 2022: come funziona il conteggio relativo alla tassa
Per le modalità di calcolo della tassa sui rifiuti, occorre tenere presente innanzitutto la superficie dell’immobile oppure del terreno preso in considerazione. Il Comune applica nel conteggio le superfici dichiarate (oppure accertate dopo un controllo). L’amministrazione considera generalmente l’80% della superficie catastale, in base ai parametri stabiliti nel decreto 138/1998.
Dal punto di vista contabile, la Tari è composta da una quota fissa e da una parte variabile. La prima viene calcolata sui già citati metri quadri e sul numero degli occupanti. La seconda cambia invece in base alle delibere comunali e alla quantità di rifiuto residuo conferito, oppure al quantitativo minimo obbligatorio.
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Pagamento delle scadenze Tari 2022: indispensabile utilizzare il modello F24
Gli acconti e i saldi della Tari devono essere effettuati tramite gli appositi modelli F24, che generalmente il Comune invia presso l’indirizzo di residenza dei contribuenti. Il codice tributo di riferimento è il numero 3944, ed è relativo alla sezione “IMU e altri tributi locali”. Il tributo scorporato della TEFA dovrà seguire l’apposito codice, indicato come “Tefa”, “Tefn” oppure “Tefz”. Gli stessi sono utilizzabili anche per il pagamento degli interessi e delle eventuali sanzioni.
Scadenze TARI 2022: previsto anche un bonus per le famiglie con ISEE basso
Per le famiglie che possiedono un ISEE basso è stato previsto un apposito bonus TARI. Si tratta di un beneficio applicato automaticamente ai contribuenti che hanno un indicatore ISEE non superiore a 8107,5 euro.
In alternativa, possono beneficiarne le famiglie numerose purché possiedano un ISEE non superiore a 20mila euro. Anche i beneficiari del reddito o della pensione di cittadinanza rientrano nell’agevolazione. L’applicazione deve però seguire le regole previste dal proprio Comune di residenza.
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