Assicurazione RC Auto e Moto: verso lo stop della sospensione
RC auto e moto verso cambiamenti importanti, con riverberi per le tasche degli italiani. L’assicurazione per la responsabilità civile dovrà infatti essere pagata anche nel caso in cui il mezzo di trasporto venga tenuto fermo all’interno del proprio box, oppure nel cortile privato. Non sarà quindi più possibile richiedere la sospensione della polizza in caso di mancato utilizzo, mentre potranno risultare privi di assicurazione solo i relitti.
In base alla legislazione, si tratta di veicoli privi sia di ruote che di motori, pertanto impossibilitati a circolare su strada. Il cambio di passo è incluso all’interno di specifici emendamenti approvati dal Parlamento europeo e destinati a cambiare il meccanismo di funzionamento delle assicurazioni per RC su tutto il territorio dell’UE. Di fatto, tramite questo passaggio si concretizza l’obbligo di copertura per tutti i mezzi fermi.
L’aggiornamento normativo sulle assicurazioni RC Auto e Moto e i vincoli europei
La questione non appare come una vera e propria novità. Questo perché una recente sentenza della Corte di Giustizia Europea aveva già confermato lo scorso 29 aprile 2021 la necessità di copertura per tutti i veicoli. L’unica eccezione è indicata per quei mezzi che risultano regolarmente ritirati dalla circolazione o comunque impossibilitati a fruire delle strade.
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Si impone quindi un aggiornamento normativo per il sistema di regole attualmente presenti in Italia. Quest’ultime consentono infatti la possibilità di sospendere l’RC auto e moto per quei mezzi che sono deposti in aree private. Vi sono altri Paesi in Europa che possiedono quadri di regolamentazione simili, come ad esempio la Germania.
Gli effetti della sentenza sulla assicurazione RC auto e moto per i cittadini
La vicenda appena evidenziata ovviamente ha un peso rilevante per le tasche dei cittadini. Questo perché i periodi di mancato utilizzo del mezzo di trasporto comporteranno comunque il pagamento dell’assicurazione. La questione è emersa nella propria sostanza durante i lockdown previsti dal governo per arginare la pandemia da coronavirus.
In tali occasioni, molti automobilisti hanno scelto di sospendere la propria assicurazione, vista l’impossibilità di utilizzare il mezzo per le restrizioni allora vigenti. Questa prassi nel prossimo futuro non sarà più possibile. Al momento l’emendamento approvato in sede europea non è ancora stato inglobato all’interno della legislazione italiana. Ma la sua implementazione appare inevitabile e diventerà operativa entro il prossimo biennio.
Cosa specifica la sentenza europea in merito all’assicurazione auto
Come anticipato, l’obbligo di assicurazione dei mezzi non utilizzati ma abilitati alla circolazione è previsto in prima istanza da una sentenza della Corte di giustizia europea. Nel testo si legge che “un veicolo che sia immatricolato e che non sia stato pertanto regolarmente ritirato dalla circolazione, e che sia idoneo a circolare, corrisponde alla nozione di «veicolo», ai sensi dell’articolo 1, punto 1, della direttiva 2009/103”.
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Nel caso in cui sussistono le caratteristiche appena esposte “non smette di essere soggetto all’obbligo di assicurazione enunciato all’articolo 3, primo comma, di tale direttiva, per il solo fatto che il suo proprietario non ha più intenzione di guidarlo e lo immobilizza su un terreno privato”.
Quando scatta l’obbligo di assicurazione RC dei veicoli fermi
Dal punto di vista operativo, l’emendamento approvato dal Parlamento europeo dovrà essere approvato dalla legislazione italiana (e di tutti i Paesi appartenenti all’Unione) entro il 2023. Da tale anno diventerà quindi impossibile sospendere la propria assicurazione RC Auto e Moto.
L’unico caso nel quale sarà possibile non procedere con la responsabilità civile riguarda perciò i veicoli in stato di relitto. L’esenzione risulterà valida solo per le auto e le moto prive di ruote e motore, cioè impossibilitate a circolare.
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