Bollo auto: scadenza, pagamento in ritardo e sanzioni
Bollo auto scaduto, chi non è riuscito a pagare entro il 31/8 può provvedere entro la fine di settembre. Ecco quello che c’è da sapere in merito al pagamento del tributo in ritardo e alle possibili sanzioni.
Il pagamento del bollo auto è una delle scadenze spesso dimenticate da moltissimi italiani. Per anni si è discusso della possibile abolizione del tributo. Ma al di là di alcune specifiche agevolazioni (ad esempio in favore delle vetture elettriche), l’onere non è mai stato cancellato in via generalizzata. D’altra parte, si tratta di risorse importanti per le Regioni, che diversamente vedrebbero mancare un gettito considerato come fondamentale.
Non è quindi un caso se questa imposta rappresenta una di quelle con maggiori percentuali di mancata riscossione o di ritardi nei pagamenti. Da un lato, molti contribuenti semplicemente si dimenticano della scadenza.
Dall’altro lato, si tratta di un tributo che pesa sul bilancio familiare in un momento particolare come quello attuale, dove la crisi pandemica si è sommata all’inevitabile crisi economica. Vediamo quindi cosa succede in caso di mancato versamento del bollo auto, quali sono i meccanismi che scattano in base alle tempistiche e cosa si può fare per rimediare alla situazione.
Leggi anche: Come i conti correnti online stanno cambiando le abitudini di spesa dei consumatori
Bolo auto, ecco chi è tenuto a pagarlo: come funziona la scadenza di pagamento
Il bollo auto si paga una volta l’anno. Deve essere saldato entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza di pagamento. Al fine di determinare quest’ultima, è indispensabile fare riferimento alla data d’immatricolazione della vettura.
Per fornire un esempio pratico, vediamo quindi le scadenze utili relative all’anno 2021. Per la scadenza di dicembre 2020 il saldo deve essere effettuato entro il 31 gennaio 2021. La scadenza di gennaio prevede il pagamento entro il 28 febbraio 2021. Febbraio vedrà il termine alla fine di marzo 2021, mentre il bollo di aprile dovrà essere saldato entro il 31 maggio e quello di maggio entro il 30 giugno.
Si prosegue quindi con giugno, il cui saldo deve essere eseguito entro luglio 2021. Luglio, agosto, settembre e ottobre scadono rispettivamente ad agosto 2021, settembre 2021, ottobre 2021 e novembre 2021. Infine, gli ultimi due mesi dell’anno scadranno a dicembre 2021 e a gennaio 2022.
Pagamento del bollo ad agosto 2021: cosa succede se ci si dimentica di pagare
Tenendo presenti le informazioni fornite finora, vediamo cosa succede a coloro che dovevano eseguire il pagamento del bollo auto entro la fine del mese di agosto 2021. Sapere come comportarsi è fondamentale per evitare che scattino le sanzioni, facendo quindi lievitare l’importo dovuto nei confronti del fisco.
Potrebbe interessarti: Licenziamento durante malattia, è possibile? Cosa succede se si supera il limite
Iniziamo specificando che chi ha saltato la prima scadenza potrà avvalersi del cosiddetto ravvedimento operoso. Si tratta di un istituto che consente il saldo versando l’importo ordinario più gli interessi di mora e le sanzioni. Evitare di non far passare troppo tempo è fondamentale perché quest’ultime aumentano al passare dei giorni dalla scadenza originaria di pagamento.
Così, per fare un esempio pratico, con un ritardo di massimo 14 giorni la sanzione corrisponde allo 0,1% dell’importo. Se il ritardo è maggiore di 90 giorni (ma inferiore ai 12 mesi), la sanzione cresce invece al 3,75%. Alla sanzione vanno inoltre aggiunti gli interessi di mora.
Cosa comporta il mancato pagamento del bollo auto
Qualora si dovesse scegliere di rimandare ulteriormente il pagamento del bollo, bisognerà tenere presenti i possibili rischi a cui si va incontro. Infatti, il mancato saldo non comporta solo l’aggiunta d’interessi e sanzioni. L’amministrazione pubblica può agire nei confronti del debitore con provvedimenti che possono complicare ulteriormente la situazione.
Il primo (e più ovvio) è l’avvio di una procedura di riscossione coattiva. Ricordiamo che con questo termine s’intende la fase successiva a quella dell’accertamento. Oltre a ciò, l’amministrazione può dare seguito a provvedimenti che possono coinvolgere direttamente la vettura.
Si pensi, ad esempio, al pignoramento del conto corrente oppure al fermo amministrativo del veicolo. Bisogna prestare attenzione al fatto che attraverso questo strumento, di fatto si rende inutilizzabile l’autovettura. Quest’ultima non potrà inoltre essere venduta o rottamata.
Le foto presenti in questo articolo sono concesse in licenza a Giddy Up srl