Disoccupazione Dis-Coll per collaboratori: calcolo, come funziona, stato domanda e quando arriva
Anche i collaboratori possono beneficiare della disoccupazione. La tutela prende il nome di Dis-Coll, ecco cos’è, quali sono i destinatari e come funzionano i requisiti per accedere alla misura.
La grave crisi economica seguita alla pandemia ha posto in risalto le misure di tutela garantite dall’Inps in favore di chi perde il lavoro. Un’eventualità che per molti lavoratori discontinui si è concretizzata proprio a causa della diffusione del coronavirus e dei recenti lockdown. In questo senso, è utile sapere che tra le indennità e tutele di welfare ne esiste una pensata in modo specifico per collaboratori e assegnisti.
La disoccupazione Dis-Coll rappresenta infatti un meccanismo di tutela importante per i lavoratori che non beneficiano di un contratto a tempo indeterminato e che si trovano a fare fronte a un periodo di inarrività lavorativa. Il meccanismo di tutela è stato introdotto attraverso uno dei decreti attuativi del Jobs Act nel 2015. Di fatto, la misura è diventata strutturale con la legge n. 81 risalente a maggio 2017.
Con la Dis-Coll l’Inps garantisce una prestazione in favore di collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co.) e a progetto, purché questi risultino iscritti in via esclusiva alla gestione sperata dell’Inps. Oltre a ciò, i beneficiari non devono risultare pensionati e non devono avere partita Iva. Infine, la causa della disoccupazione deve risultare involontaria.
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Disoccupazione Dis-Coll: la platea dei potenziali beneficiari della misura
Entrando nel merito del meccanismo di welfare, la Dis-Coll è erogata in favore dei collaboratori coordinati e continuativi con o senza progetto. Rientrano inoltre assegnisti di ricerca e dottorandi di ricerca con borsa di studio, nel momento in cui abbiano perso involontariamente la propria occupazione. Essenziale è l’iscrizione alla gestione separata dell’Inps.
Risultano invece esclusi:
- i titolari di un assegno pensionistico.
- I titolari di partita Iva.
- I sindaci o revisori di società e gli amministratori di associazioni o enti (indipendentemente dal fatto che quest’ultimi abbiano o meno personalità giuridica).
Come funziona la Dis-Coll: le informazioni sulla decorrenza e sulla durata
Per quanto concerne la decorrenza dell’indennità di disoccupazione, la Dis-Coll può essere percepita a partire dall’ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto di collaborazione, purché la richiesta venga presentata entro tale termine. Diversamente, la decorrenza parte dal giorno successivo alla presentazione della domanda, oppure dall’ottavo giorno successivo al termine del periodo di maternità o di degenza ospedaliera.
Un ulteriore caso riguarda la presentazione della richiesta dopo il termine del periodo di maternità o di degenza ospedaliera. In tale eventualità, l’assegno può essere percepito dal giorno successivo alla presentazione della domanda (purché questa risulti inviata entro i termini di legge).
Quale periodo copre la disoccupazione per collaboratori e per quanti mesi è corrisposta
Rispetto al periodo di percezione della Dis-Coll, è fondamentale sottolineare che quest’ultima è erogata per un numero di mesi uguale alla metà dei mesi effettivi di contribuzione. Il periodo di riferimento per il calcolo va dall’inizio dell’anno precedente all’evento di cessazione del rapporto di collaborazione fino al giorno di perdita del lavoro. Esiste comunque un limite temporale massimo di percezione, che corrisponde a sei mensilità.
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Nel caso in cui si abbia già beneficiato di un periodo di Dis-Coll, nella nuova domanda non saranno conteggiati per il calcolo i mesi di contribuzione pari al doppio dei mesi di prestazione effettivamente fruiti. Oltre a ciò, è importante evidenziare che rispetto alla disoccupazione ordinaria la Dis-Coll non garantisce l’accredito di contributi figurativi.
Quanto viene erogato dall’Inps per la Dis-Coll: nel 2021 importo massimo a 1335,40 euro
Al fine di effettuare il calcolo dell’importo erogato tramite la Dis-Coll bisogna prendere come riferimento i versamenti contributivi effettuati nell’anno solare. L’indennità di disoccupazione è infatti rapportata al reddito imponibile ai fini previdenziali. Bisogna quindi prendere tale dato e dividerlo per il numero di “mesi di contribuzione o frazioni di essi”. Con tale dicitura si intendono i mesi o le frazioni di mese della collaborazione effettiva.
Il legislatore ha comunque fissato un importo massimo erogabile mensilmente. Quest’ultimo corrisponde a 1335,40 euro per l’anno 2021. Indipendentemente dall’importo effettivamente percepito durante la collaborazione, tale cifra rappresenta quindi una soglia che non può essere superata nella percezione dell’assegno di disoccupazione. In aggiunta, a partire dal quarto mese di fruizione (91mo giorno) l’importo della Dis-Coll si riduce del 3% per ogni mese successivo.
Come viene pagata la Dis-Coll: bonifico domiciliato o accredito su conto corrente postale o bancario
Dal punto di vista del meccanismo di pagamento, la Dis-Coll è erogata dall’Inps seguendo tre possibili metodi. Il primo è l’accredito sul conto corrente bancario o postale. Il secondo prevede l’accredito sul libretto postale. Infine, l’ultimo metodo di pagamento è rappresentato dal bonifico domiciliato presso Poste Italiane SpA. Tale possibilità consente l’incasso allo sportello dell’ufficio postale di residenza o di domicilio.
Come funziona la domanda di accesso alla Dis-Coll e come controllare lo stato della pratica
Terminiamo fornendo le informazioni utili per l’invio della domanda di accesso alla Dis-Coll. La pratica può essere inviata direttamente dal lavoratore all’Inps utilizzando il servizio dedicato disponibile nell’area riservata del sito. L’accesso è possibile con codice fiscale e PIN (oppure utilizzando un altro metodo di riconoscimento valido, come CNS, CIE o SPID). È possibile inoltre presentare domanda telefonicamente tramite il contact center dell’Inps al numero 803164 (06164164 per la rete mobile).
In alternativa, si può ricorrere al servizio di un intermediario o di un patronato abilitato. Quest’ultimo si occuperà dell’invio della domanda pratica per conto del richiedente. Il beneficiario della Dis-Coll può verificare lo stato di lavorazione della pratica e del pagamento tramite il servizio “fascicolo previdenziale” disponibile all’interno della propria area riservata Inps.
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