IMU 2021, le informazioni su scadenze, aliquote e novità: ecco come si calcola
I contribuenti si domandano quando si pagherà l’IMU 2021. Il pagamento seguirà il metodo dell’acconto e del saldo. La prima scadenza è fissata per il prossimo 16 giugno 2021. Le informazioni da conoscere sul calcolo dell’imposta.
IMU 2021, si avvicina la prima scadenza di pagamento per i contribuenti che sono tenuti a onorare il tributo legato al settore immobiliare. Tra meno di un mese si concretizzerà infatti l’ultimo giorno utile per il pagamento dell’acconto, mentre il saldo dovrà essere eseguito entro e non oltre la metà del mese di dicembre. A tal proposito, è opportuno ricordare che la manovra del 2020 ha di fatto portato all’introduzione dell’IMU attraverso la cancellazione della TASI.
Lo stesso intervento legislativo non ha però portato a modifiche sostanziali in merito alle scadenze di pagamento. Seguendo quanto appena indicato, sono due le date da segnare sul calendario per i pagamenti dell’IMU:
• entro il prossimo 16 giugno sarà necessario provvedere all’acconto dell’imposta dovuta per il 2021.
• Infine, il saldo dovrà essere eseguito entro e non oltre la scadenza del 16 dicembre 2021.
A tal proposito è opportuno evidenziare che i Comuni sono tenuti a comunicare al MEF le aliquote definitive deliberate in assemblea entro e non oltre il prossimo 28 ottobre. Grazie a quest’ultime, i cittadini potranno quindi eseguire correttamente il calcolo del saldo finale entro la scadenza di dicembre.
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Pagamento IMU 2021: attenzione alla prima scadenza di giugno per chi deve pagare
Tenendo conto di quanto appena esposto, la prima scadenza da rispettare per il pagamento dell’IMU è legata all’acconto. La data chiave da tenere presente è il prossimo 16 giugno 2021. Per quanto riguarda i soggetti tenuti al rispetto dell’imposta, rientrano tutti i contribuenti che possiedono fabbricati con esclusione della prima abitazione. Sono tenuti al pagamento anche le prime case classificate come A/1, A/8 e A9.
Sono inoltre assoggettati al pagamento dell’imposta i proprietari di aree edificabili e di terreni agricoli. Oltre ai proprietari, devono provvedere al pagamento dell’IMU i titolari del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione o gli assegnatari della casa familiare (tramite provvedimenti del giudice). Infine, rientrano i concessionari di aree demaniali.
IMU 2021: ecco le esenzioni per l’anno in corso
Sono di fatto esclusi i proprietari di prima casa adibita ad abitazione principale, purché questa non risulti accatastata come bene di lusso. Con la legge di bilancio 2021 e il decreto sostegni sono state inoltre introdotte alcune esenzioni legate al contesto attuale e alla pandemia in corso per il coronavirus. In particolare, risultano esonerati dal pagamento dell’acconto stabilimenti balneari, alberghi e altre strutture del settore turistico, immobili legati a eventi fieristici o manifestazioni e discoteche.
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Oltre a ciò, non sono tenuti al pagamento dell’acconto IMU i titolari di partita IVA che possiedono i requisiti utili per l’accesso ai contributi a fondo perduto. L’esenzione fa riferimento agli immobili nei quai siano esercitate le attività imprenditoriali. Per beneficiare dell’esonero bisogna inoltre non aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi sopra i 10 milioni di euro. Oltre a ciò, è necessario aver registrato un calo mensile medio del fatturato 2020 di almeno il 30% rispetto al 2019.
Acconto IMU di giugno 2021: ecco come eseguire il calcolo
Terminiamo quindi il nostro approfondimento sull’IMU 2021 evidenziando i dati necessari al calcolo dell’imposta. Rispetto al passato non sussistono particolari differenze. Per prima cosa è necessario essere in possesso del codice fiscale del titolare e della rendita catastale dell’immobile. Bisognerà quindi rivalutare la rendita del 5% e moltiplicare il risultato per il coefficiente dell’immobile.
A questo punto si può moltiplicare il risultato per le aliquote deliberate dal Comune di riferimento. I coefficienti (salvo alcune eccezioni) corrispondono a 160 per le categorie catastali A, 140 per il gruppo B, 80 per le categorie A/10 e D5, 65 per le categorie D e 55 per i gruppi catastali C/1. Le aliquote da utilizzare sono disponibili sul sito del MEF, oltre che sul sito web del Comune nel quale è ubicato l’immobile.
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