Fisco e cartelle esattoriali: dal 1° maggio 2021 in partenza 15 milioni di atti, riprendono anche i pignoramenti
L’Agenzia delle Entrate comunica l’avvio delle operazioni di notifica delle cartelle esattoriali sospese con l’emergenza Coronavirus. Si va verso la riattivazione di 15 milioni di atti, ma con gradualità. Ecco chi risulta a rischio.
Cartelle esattoriali verso la ripartenza. Dopo la sospensione dettata dalla grave emergenza sanitaria ed economica per coronavirus il fisco si prepara ad allineare le attività di riscossione. A livello pratico, questo significa che torneranno a funzionare i procedimenti di invio delle cartelle esattoriali. La data da tenere presente è il prossimo 1° maggio 2021. A partire da tale scadenza inizieranno infatti i nuovi invii.
Sulla questione pende da tempo la possibilità di una nuova proroga dei termini. Purtroppo l’ipotesi non si è finora concretizzata. Alcuni sperano ancora in un ennesimo rinvio da inserire all’interno del decreto sostegni bis, ma sembra sempre più probabile che con la riapertura delle attività commerciali il fisco procederà alla ripresa delle notifiche.
Sul punto bisogna inoltre tenere presente che contestualmente partiranno anche i nuovi pignoramenti. Questi andranno a colpire stipendi, salari e indennità legate al rapporto di lavoro. Rientrano inoltre nei redditi pignorabili anche le pensioni e i trattamenti assimilati. La questione appare quindi rilevante, sia per l’elevato numero di procedimenti sospesi che per le potenziali conseguenze.
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Cartelle esattoriali e ripartenza delle comunicazioni: in attesa ci sono 15 milioni di atti
Come anticipato nelle scorse righe, la partita che si gioca sulla ripresa delle cartelle esattoriali avrà ripercussioni rilevanti per molti italiani. Le notifiche risultano sospese dall’8 marzo 2020, mentre l’ultima proroga coinciderebbe con il prossimo 30 aprile 2021. In questo lasso di tempo, l’Agenzia delle Entrate ha accumulato oltre 15 milioni di atti che attendono di essere notificati.
Se non si interverrà con una nuova sospensione tramite il prossimo decreto sostegni bis, a partire dal prossimo 1° maggio 2021 l’Agenzia delle Entrate riprenderà le notifiche. Ovviamente, appare chiaro che il recupero del pregresso non avverrà con un’invio di massa iniziale. L’ente di riscossione procederà in via graduale, lavorando le domande in ordine cronologico (salvo per gli avvisi urgenti).
La ripresa dell’attività di riscossione è stata programmata all’interno di un provvedimento esecutivo a opera dell’AdE e risalente allo scorso 6/04. Nel testo si parla appunto di un graduale ritorno alla normalità, attraverso la distribuzione uniforme degli atti ai vari uffici. Tutto ciò, anche tenendo conto dei carichi di lavoro pregressi e degli effetti sui cittadini che riceveranno la notifica. Insomma, per quanto possibile si cercherà anche di andare incontro ai contribuenti.
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Fisco in ripartenza: con l’invio degli atti in arrivo anche nuovi pignoramenti
Stante la situazione appena descritta, è importante evidenziare che tra le conseguenze indirette della ripartenza delle notifiche c’è anche la ripresa dei pignoramenti. Quest’ultima si accompagna anche agli obblighi di accantonamenti che derivano dai pignoramenti effettuati presso terzi prima del decreto rilancio.
Ricapitolando e in estrema sintesi, il provvedimento con numero di protocollo 88314/2021 autorizzerà dal 1° maggio la ripartenza di notifiche e pignoramenti riguardanti circa 15 milioni di atti sospesi nell’ultimo anno. Gli atti comprendono accertamenti, contestazioni, irrogazioni di sanzioni, recupero di crediti di imposta e attività di liquidazione e rettifica. La pioggia di accertamenti in arrivo sarà comunque organizzata in base all’ordine cronologico di emissione.
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