Naspi 2021: requisiti Inps, ecco a chi spetta la disoccupazione
Con l’arrivo del nuovo anno è opportuno fare il punto della situazione in merito alla Naspi. L’indennità di disoccupazione continuerà infatti a essere erogata in favore dei lavoratori che possiedono i requisiti di legge e che perdono in modo involontario la propria occupazione. In questi casi, resta infatti possibile contare sull’assegno erogato dall’Inps e definito come “nuova prestazione di assicurazione sociale per l’impiego”.
La misura attualmente in funzione deriva dal quadro normativo entrato in vigore con il Jobs Act e con il complessivo riordino delle prestazioni sociali. Oltre a ciò, ci sono alcune importanti novità da considerare per il 2021 e che sono state decise recentemente attraverso l’approvazione della legge di bilancio.
Naspi 2021: i criteri e i requisiti di legge previsti per ottenere la prestazione nel nuovo anno
Entrando nel merito dei requisiti di legge necessari per ricevere la Naspi 2021 da parte dell’Inps, è indispensabile assolvere a tre differenti requisiti. Il primo è lo stato di disoccupazione, con l’accezione che quest’ultima deve risultare di natura involontaria. Oltre a ciò, è indispensabile aver contributo con almeno 13 settimane di versamenti Inps nel quadriennio precedente alla domanda.
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Infine, serve aver lavorato per almeno 30 giorni effettivi nei precedenti 12 mesi, prima che abbia preso luogo lo stato di disoccupazione. Rispetto ai criteri appena evidenziati, è importante sottolineare che la Naspi può essere riconosciuta con licenziamento per giusta causa e risoluzione consensuale (avvenuta tramite procedura conciliativa).
Rientrano anche la maternità e il licenziamento a seguito di trasferimento del lavoratore presso una sede diversa (distante più di 50 km dalla residenza di provenienza). Infine, è prevista anche l’eventualità di licenziamento con accettazione di un’offerta di conciliazione proposta dal datore di lavoro entro e non oltre i termini di impugnazione previsti dalla legge.
Pagamento Naspi 2021: indispensabile la DID
Oltre alle condizioni appena evidenziata, il disoccupato che vuole accedere alla Naspi deve controfirmare presso il centro per l’impiego di residenza la DID. Si tratta della dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Il documento è indispensabile perché deve essere inserito nella presentazione telematica della Naspi inviata all’Inps dal lavoratore o tramite il patronato. Grazie alla DID il disoccupato potrà inoltre partecipare alle misure di politica attiva del lavoro previste sul territorio.
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Rientrano in questi casi i corsi di formazione attivati dalle singole Regioni di residenza, ma anche altre opportunità di riqualificazione, nonché gli eventi placement e orientamento pensati per offrire maggiori opportunità di reinserimento lavorativo.
Naspi 2021: ecco a quali lavoratori spetta l’indennità di disoccupazione
Per quanto concerne i lavoratori che possono fruire della Naspi 2021, tra questi figurano innanzitutto i dipendenti. L’assegno di welfare è previsto inoltre anche per gli apprendisti e i soci di cooperativa. In quest’ultimo caso è però indispensabile la presenza di un contratto di lavoro di tipo subordinato.
La Naspi è inoltre disponibile anche per il personale artistico (purché con contratto subordinato) e per i dipendenti a tempo determinato della pubblica amministrazione. Sono ammessi, ad esempio, i precari della scuola. Restano purtroppo esclusi i dipendenti della PA a tempo indeterminato e gli operai agricoli.
Infine, tra le novità in arrivo per la Naspi con la legge di bilancio 2021 c’è da segnalare la presenza dell’assegno di ricollocazione. L’opzione viene aperta dal 2021 anche ai percettori della disoccupazione (oltre ai destinatari del reddito di cittadinanza). La misura è stata finanziata con una parte delle risorse destinate al “fondo per l’attuazione di misure relative alle politiche attive dell’Unione Europea.
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